Cast



MAIA MARINI (a.k.a. Apetta)

C’è chi alla sera conta le pecore. Maia invece conta le gocce. Di Valium. È sempre ansiosa, lavora talmente tanto che Aleksej Stachanov, in suo confronto, avrebbe dovuto essere licenziato in tronco per pigrizia e assenteismo. La vita di Maia è appesa a una macchina. Il suo cellulare. E poi anche il portatile. Facciamo anche l’Ipad. È più multitasking della Dea Kalì ma questo ancora non le basta per essere perfetta quanto vorrebbe. O quanto gli altri – il suo fidanzato, la sua futura suocera e il suo datore di lavoro  vorrebbero che fosse.
Questa è la Maia di oggi, la trentaduenne milanese che ha imparato a non dire tutto quello che pensa e che pensa tutto quello che dice.
Insomma, Maia è così. Basta che la teniate lontana dal mare, specie quello della Versilia, che ha sempre avuto un effetto incredibilmente sconvolgente su di lei. E non fatele mangiare riso, che crea qualche problema alla sua “naturale regolarità” (è un po’ stitica, insomma). E soprattutto non fatela bere, per carità: Maia ha dei seri problemi con l’alcool. Ma non preoccupatevi, è pur sempre una ragazza, non un Gremlin.



MARCO COLI (a.k.a. Tonno)

Marco è il primo amore di Maia. Il suo sguardo è così magnetico che quando entra in una ferramenta scoppia un casino infernale. La prima volta che Maia lo ha visto, a diciassette anni, sulla spiaggia di Viareggio, ha pensato che fosse arrivato da un altro pianeta e portato lì dal mare da Re Tritone. Si chiese se non fosse una specie di super eroe: insomma, Sailor Moon invocava il Potere Eterno dei Petali di Stelle, He Man quello di Grayskull, e Marco aveva il Potere dello Sguardo Assassino. Una miscela letale, tra lo sguardo tenero di un cerbiatto e quello infuocato di Casanova. Alle superiori, Marco riusciva a passare sempre con tutti sei per il rotto della cuffia: con la  sua pagella ci si poteva invocare il demonio. Ma a lui non importava granché perché il suo sogno era un altro: la musica. Da tempo immemore ormai, Marco suona la chitarra e scrive canzoni per la sua band storica, i “Sea Tribe”, la tribù del mare, e del mare questo incredibile ragazzo ha la forza che gli scorre nelle vene. Un suo difetto? Al contrario di Maia, non riesce a fare due cose insieme. Se cammina deve fermarsi per parlare. E visto che è un gran chiacchierone, pensateci bene prima di invitarlo a fare una passeggiata. Rischiate di non arrivare mai a destinazione.




DIANA CEREDA

Diana è la migliore amica di Maia, sorella di Lapo e figlia di Madre. Porta i capelli sparati in aria come a seguito di un’esplosione di petardi sulla sua testa, ma è così che piacciono a Luca, suo promesso sposo dopo appena otto mesi di fidanzamento. È che Diana ha sempre amato bruciare le tappe: ha preteso la festa di Laurea dopo il primo esame all’università.
Secondo Margherita però, l'amore improvviso di Diana per Luca, figlio del custode del palazzo in cui abita, è sbocciato solo per fare un dispetto a Madre, con la quale la ragazza ha un rapporto disteso e amichevole quanto quello tra Sparta e Atene. In fondo, Diana è sempre stata una ribelle. A diciotto anni se n’è andata via di casa per girare l’Europa un anno intero alla ricerca di se stessa. Poi però non si è trovata ed è ritornata a Milano.
Si dice che quel giorno Madre, dopo aver dato prova di insospettabili doti da ballerina, cimentandosi in una danza estemporanea dal titolo “Te l’avevo detto!”, si sia quasi strozzata con l’oliva del suo inseparabile Martini.




GAIA GALASSI

Gaia è la cugina di Lapo e Diana. Ama andare in giro vestita come una velina ai casting e non dare nell’occhio in sua compagnia è come nascondersi dietro un’insegna lampeggiante al neon con una freccia che dice Ehi! Siamo qui!.
Al primo impatto, potrebbe sembrare la classica bella, ma svampita come una bottiglia di coca lasciata aperta sotto il sole. Al secondo impatto, pure.
Quando la vedete inclinare lievemente la testa a sinistra e scrutarvi con un’espressione concentratissima, non sta espellendo un riccio di mare: sta pensando. A volte succede, non con grande frequenza, ma può capitare. Voi però non abbiate paura e restate calmi, tanto passa in fretta.




MARGHERITA RAVASI

Margherita è la migliore amica di Diana e Maia. Anche di Gaia, ma questo non lo ammetterebbe mai. Ha la delicatezza di uno stegosauro al ballo delle debuttanti, e quando ha fame, si trasforma in una specie di chupacabra bulimico: se sfortunatamente vi trovate in coda insieme a lei all’Autogrill, fatele spazio, per carità, altrimenti la vedrete farsi largo con la stessa gentilezza di un giocatore degli All Blacks per arrivare a meta e voi vi ritroverete con la faccia spalmata sulla vostra Rustichella Mediterranea.
A onor del vero, bisogna anche dire però che Margherita è una ragazza schietta e sincera: da piccola, fu lei a dire ai suoi genitori che Babbo Natale non esiste. È pure una femminista convinta: se fosse vissuta negli anni Settanta avrebbe dato fuoco a mutande e reggiseni con la stessa energia della Torcia Umana. Odia le donne geisha cosparse di spirito da crocerossine. Se potesse avvicinarle, lo farebbe solo con l’accendino in mano.




LAPO CEREDA

Fratello di Diana e Figlio Diletto di Madre, Lapo è il fidanzato di Maia da cinque anni. Occhi profondi e spalle larghe, sembra un modello di Dolce e Gabbana. I capelli sono lisci e sempre in piega: potrebbe fare la pubblicità per un gel o una lacca, oppure per un cemento a presa rapida. Lavora h24 nell’azienda di famiglia, altrimenti potrebbe partecipare a The Apprentice, vincere e licenziare Flavio Briatore, scaraventandolo fuori dal suo grattacielo con un paracadute (maculato). Ogni sera, prima di dormire, Lapo costringe la sua ragazza a soddisfare la naturale esigenza che ogni giovane maschio in ascesa come lui sente pulsare ardentemente nelle parti più profonde di sé: guardare in dvd una lezione del corso di web marketing operativo di “Impresa domani”. La sua ragazza è attualmente candidata al Nobel per la Pazienza e ha ottime probabilità di vincere.




ATENA SALVI CHIURAZZI (a.k.a MADRE)

Atena è la Madre di Diana e Lapo, nonché futura suocera di Maia. Dotata di un raggio laser al posto degli occhi e di zigomi così appuntiti da poterci tagliare il vetro, secondo voci attendibili Madre è stata la vera fonte di ispirazione di Angelina Jolie per interpretare il ruolo di Malefica. Degna figlia di Nonna Olimpia, un goblin nel corpo della nonnina di Gatto Silvestro, Madre è l’erede indiscussa delle famose Industrie Chiurazzi, la Forrester Creations della Lomellina. Madre però non produce capi di alta moda, ma riso: il che è abbastanza singolare, visto che Madre, terrore delle galassie conosciute, raramente ride. Madre al massimo si produce in un ghigno malefico del tipo “muhaaaaa” (come quello che emise alla sua amica Clotilde del circolo di tennis quando si sfracellò a terra dopo un suo rovescio sparato a tradimento), e lo fa aprendo la bocca fin quanto la struttura di botulino che le sostiene la faccia glielo consente. Gli alieni esistono, ma stanno solo aspettando la morte di Madre per attaccarci. Non sanno però che probabilmente Madre è immortale.




TANCREDI DE BERNARDINIS

Direttore dell’agenzia di comunicazione in cui lavora Maia, Tancredi De Bernardinis è noto ai più come “Ciccio Cianuro”. Sono centodieci chili di malvagità concentrati in un metro e settanta centimetri di prepotenza. Lavorare per Tancredi o cucire palloni in un umido sottoscala di Taiwan, si attestano più o meno sullo stesso livello di sfruttamento (un contratto alle sue dipendenze dura quanto un gatto sull’Aurelia). Non è mai ben chiaro, chi manda al diavolo chi, perché di solito l’operazione avviene ne Il Bunker, l’ufficio probabilmente insonorizzato e sicuramente terrificante di Ciccio Cianuro. Autodefinendosi il “Comunicatore più famoso di Milano”, Ciccio Cianuro si è recentemente autonominato anche imperatore supremo dell'Universo dopo aver spodestato l'imperatore Palpatine con un colpo di stato. Modestia e umiltà i tratti distintivi del suo carattere.






ROSA

Rosa è la storica Amica del Mare di Maia. Si sono incontrate da piccolissime in spiaggia e Maia era rimasta subito affascinata da quella bambina con i capelli castani e dalle sue notevoli capacità architettoniche nella costruzione di castelli di sabbia. Da lì, a limonare con i ragazzi, il passo è stato breve. Ogni estate che Maia tornava in Versilia dai nonni, sapeva che avrebbe passato tre mesi fantasmagorici insieme alla sua Amica del Mare. Rosa adora vestirsi come se fosse appena scappata da Woodstock di corsa. Datele una gonna a fiori, dei sandali bassi e una canottiera multicolor e lei sarà in pace col mondo.





I SEA TRIBE

“Sea Tribe” è il nome della storica band di Marco. Della “tribù”, oltre a lui, fanno parte Tommaso, il cantante, una specie di skinhead con l’aria da spaccone, Dario, il fricchettone alla chitarra elettrica, Fabio, il brutto ma giusto, alle tastiere, e Andrea, il bello e dannato, alla batteria. Marco, Tommaso e Andrea si conoscono fin dall’asilo: la loro amicizia è cominciata quando un gruppo di baby bulli gliele suonò di santa ragione perché Marco si era rifiutato di cedere loro le sue figurine di Capitan Harlock. Forse è da quel momento che hanno pensato di “suonare” insieme. Alle superiori hanno incontrato Fabio e Dario ed è nata l’idea di creare una vera e propria band, per la gioia della madre di Fabio, che in un momento di sconsiderata debolezza dette il benestare perché i ragazzi provassero nel garage sotto casa. Ancora oggi, ripensando a quei giorni rumorosi, alla signora Lari sanguinano le orecchie.
Tutta colpa del mare” è il nome dell’ultimo disco dei “Sea Tribe”, che prende il titolo dalla canzoncina che Marco scrisse per Maia, nell’estate dei loro diciassette anni. 









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